Il nutrimento è un termine che descrive in modo generale un’azione che porta beneficio.

La fisicità della donna in quanto capace di crescere un’altra vita nel suo grembo, porta nel corpo delle caratteristiche fisiologiche naturali che la predispone in un azione impegnata costante di nutrimento per se stessa e l’altro diverso da sè, in molte e diverse circostanze sociali. In gravidanza vediamo benissimo questo stato. Essendo una memoria, che ha un codice particolarmente denso, capita che le donne facciano un azione di nutrimento anche emotiva, in dimensioni lavorative o relazionali, portando spesso linguaggi che non possono essere capiti nella società basata solo sul profitto. Se il nostro organismo e le nostre memorie ci predispongono ad azioni naturali, il contesto in cui viviamo purtroppo sovrascrive queste memorie, ampliando scenari dove spesso le donne si sentono di dare troppo o di essere deprivate di parti importanti, che sono andate dimenticate anche da loro stesse. Il lavoro sul proprio corpo attraverso la modellazione dell’elemento madre, della terra, dell’argilla, riattiva la proprietà osmotica, del dare e del ricevere, e la forma ci puo’ parlare del “come” e del “cosa”.